Sono 141 le Città dell’Olio che in occasione della Giornata della Camminata tra gli Olivi organizzeranno passeggiate all'aperto negli oliveti, visite a frantoi e olivi secolari, degustazioni di olio e corsi di assaggio e molto altro ancora per raccontare la bontà del nostro olio e far scoprire la bellezza del nostro paesaggio.
Per la Liguria le città che aderiscono a questo progetto sono 12 e sotto sono elencate quelle in Provincia di IMPERIA, con il rispettivo programma, che potrete trovare anche sul sito: www.camminatatragliolivi.it
BAJARDO (IM)
Bajardo è un ridente paesino montano situato nell’entroterra di Sanremo a 910 metri di altezza sul livello del mare. Le coltivazioni di “Oliva Taggiasca” sono disloccate tra i 400 ed i 750 metri sul livello del mare. Il clima montano limita i danni della mosca olearia ed evita l’utilizzo dei trattamenti fitosanitari. Questo comporta la produzione di un olio prelibato con basso tasso di acidità caratteristico della coltivazioni ad alta quota.
INFO PERCORSO
Camminata tra le coltivazioni di “Oliva Taggiasca” disloccate fino a 750 metri di altitudine, le più alte della Provincia di Imperia. Il clima montano contribuisce a produrre un olio prelibato con basso tasso di acidità caratteristico delle coltivazioni ad altra quota. Camminata di circa 1 ora immersi tra gli olivi, accompagnati da una guida locale che spiegherà le origini della coltivazione dell’ Oliva Taggiasca in Liguria. Al termine rientro nel paese al Frantoio Comunale dove saranno offerti assaggi di olio e prodotti tipici da parte del nuovo gestore “Tenuta Agricola Abbo di Abbo Giovanni”.
Tragitto a piedi su strada interpoderale e proprietà private con accompagnatore. Dimostrazione della raccolta delle olive con l’abbacchiatura tradizionale antica e quella moderna attuale.
NOTA – In caso di maltempo visita al “Frantoio a sangue” nel centro storico del paese e degustazione nel Frantoio Comunale.
TEMPO DI PERCORRENZA: 3h
LUNGHEZZA DEL PERCORSO: 2km
DIFFICOLTÀ: Media
LUOGO DI PARTENZA: Raduno dei partecipanti presso i giardini pubblici del paese. Trasferimento in auto propria nelle coltivazioni dove inizierà la camminata a piedi accompagnati da una guida locale.
ORARIO DI PARTENZA: 10.00
INFO: morarex@libero.it
TELEFONO: 0184673054- 3351354152
CERIANA (IM)
Ceriana si trova in alta valle Armea: dista 12 km da Sanremo, famoso centro turistico della Provincia di Imperia con un altitudine di 369 mt s.l.m e una superficie di 3212 ettari di cui 12 di centro abitato, comprensivo di 6 ettari di centro storico. La popolazione è di 1290 residenti ( Nativi Cerianaschi,altri: Cerianesi). Il borgo di Ceriana è situato in Alta Valle Armea, tra boschi di castagni, uliveti e ampie distese di fiori e di verde ornamentale. Di fondazione romana, assume il suo aspetto inconfondibile tra ‘200 e ‘300, quando prendono forma alcuni dei suoi più suggestivi monumenti come l’antica Chiesa romanica dei Santi Pietro e Paolo che insieme al barocco Oratorio di Santa Caterina dà vita ad un complesso architettonico di particolare rilievo estetico. La storia del paese è strettamente legata alle sorti della repubblica di Genova, sotto la cui giurisdizione, attraversa l’età moderna, fino all’arrivo di Napoleone e quindi dei Savoia.Ricco di Oratori, Cappellevotive e campestri, Ceriana può mostrare ai visitatori la bellezza delle sue Chiese, ma anchei suoi Palazzi, sede di antichi poteri. Tra gli edifici non religiosi, merita una visita, tra gli altri, il Palazzo dei Conti Roverizio di Roccasterone. E’ poi da rimarcare la monumentale Parrocchiale dei Santi Pietro e Paolo, di fondazione settecentesca, che conserva il polittico di San Pietroe la seicentesca pala di Ludovico Brea che rappresenta Santa Caterina d’Alessandria in trono. Di rilievo sono anche gli Oratori della Visitazione e di Santa Marta e la Chiesa di Sant’Andreache con la sua torre svetta sul paese. Insieme a Santa Caterina, le chiese qui citate sono sede delle quattro confraternite di Ceriana, simbolo di antiche tradizioni, come i riti della Settimana Santa, in occasione dei quali, in processione, i quattro sodalizi si recano in Chiesa per intonare struggenti polifonie a tre voci.
INFO PERCORSO
La Camminata partirà da Piazza Marconi. Il tragitto prevede l’attraversamento di Via Visitazione e di Chiesa Vecchia e la visita guidata al frantoio in Via Cava. Si proseguirà poi lungo strada Brignora, Rondanaira, Luverega, Turbina, Isola, S. Bernardo per poi tornare a Ceriana. Durante tutto il percorso sarà possibile ammirare gli uliveti e conoscere le cultvare e le bellezze paesaggistiche grazie all’aiuto di una guida locale. Sarà possibile fare una visita al Frantoio e una degustazione olio in azienda agricola. Chi lo vorrà potrà mangiare al sacco o nei ristoranti in paese.
NOTA – In caso di maltempo è prevista la visita al frantoio e degustazione olio in azienda agricola
TEMPO DI PERCORRENZA: 4h 30min
DIFFICOLTÀ: Medio
LUOGO DI PARTENZA: Piazza G.Marconi
ORARIO DI PARTENZA: 8.30
INFO: sindaco@comune.ceriana.im.it
TELEFONO: 0184/551017 - 3356752551 - 3934528565
CERVO LIGURE (IM)
A meno di 10 km dal centro di Imperia si trova uno dei borghi più belli d’Italia. Parliamo di Cervo, o come viene spesso chiamato Cervo Ligure. Questo borgo a ridosso del mare ha conservato nei tempi le sue caratteristiche medievali ed è ora una vera e propria perla della Liguria apprezzata sia per la sua bellezza architettonica sia per il paesaggio unico che la circonda. Davanti abbiamo il blu e l’infinità del mare, mentre alle spalle il verde delle colline fa da padrone. Cervo è legata alla sua storia e alle sue origini. Lo si intuisce immediatamente dalla sua architettura e dalla sua struttura medievale. Anche il suo nome ha origini lontane. Secondo alcune fonti storiche, pare che Cervo derivi dall’antica parola latina “servo” (letteralmente: offrire servizi). Questa parola era solitamente usata in epoca romana sulle insegne e sopra le entrate delle locande per indicare ospitalità. Solo nel tardo ‘500, con il diffondersi del volgare, Servo venne storpiato in Cervo. Un primo nucleo abitato pare risalga addirittura all’età preistorica. Questo era abitato dai Liguri Ingauni, l’antica popolazione locale. Nel 181 a.C. Cervo venne conquistata dall’Impero Romano fino alla sua caduta nel 476 d.C. All’inizio del XIII secolo si autoproclama comune indipendente accettando il protettorato della Repubblica di Genova, mentre nel 1330 diventa un feudo dei Cavalieri di Malta, ma solo per un breve periodo. Tra il XVI e il XVII secolo fu oggetto di numerose incursioni ad opera dei temibili pirati saraceni. Questi sbarchi, seguiti da razzie violente e brutali, erano un fenomeno comune un po’ in tutto il Ponente Ligure. Tuttavia, si concentravano maggiormente su Cervo siccome i pirati erano attratti dai traffici commerciali del corallo. Era, infatti, la pesca del corallo nei mari della Sardegna e della Corsica l’attività principale dei suoi abitanti.Il centro storico è rimasto inalterato da secoli ed è praticabile solo a piedi percorrendo le strette viuzze che dal mare salgono fino al promontorio dal quale si erge la maestosa Chiesa di San Giovanni Battista, detta anche “dei Corallini” perché edificata proprio grazie ai contributi dei pescatori di corallo. La chiesa fu costruita tra il XVII e il XVIII secolo e fu progettata dall’architetto Giobatta Marvaldi. Lo stile della facciata e degli sfarzosi interni adornati con opere e marmi è barocco. Il vostro tour di Cervo merita proprio di partire da qua. Usciti dalla chiesa, e girando a destra in via Grimaldi-Salineri, si arriva in Piazza Santa Caterina dove è possibile ammirare il Castello dei Clavesana, costruito dagli omonimi marchesi nel XVII secolo. La costruzione ha inglobato in sé la precedente torre romanica eretta a difesa del borgo in epoca Bizantina. Ora il castello è sede del Museo Etnografico.Ma la cosa migliore da fare è perdersi per le vie ciottolate di Cervo, ammirando le sue case colorate susseguirsi una dietro l’altra fino ad aprirsi all’improvviso in una piazzetta dalla quale ammirare il blu del mare, laggiù in basso. La musica e Cervo hanno un legame profondo che dura ormai dal 1964; anno in cui è stato fondato il “Festival Internazionale di Musica da Camera” anche soprannominato Cervo Festival. L’evento, che richiama musicisti e spettatori da tutto il mondo, è nato grazie a Sandor Vegh, violinista ungherese, che vide grandi potenzialità nella caratteristica facciata concava della Chiesa di San Giovanni. Grazie a questa curiosa peculiarità architettonica, l’acustica della centrale Piazza dei Corallini è pressoché perfetta. In questo scenario magico, nelle sere d’estate, è possibile lasciarsi trasportare dalle note di alcuni dei musicisti di musica classica più famosi al mondo: Pietro Citati, Henry Furst e suo moglie Orsola Nemi, Casorati, Campagnoli, Gina Lagorio, Maurizio Pollini, Alexis Weissenberg, Jörg Demus, Jeffrey Swann, Paul Badura-Skoda, solo per citarne alcuni. Oltre al Cervo Festival, molti altri eventi caratterizzano e scandiscono le giornate e le serate estive. Tra questi il “Cervo ti Strega“: un evento culturale e letterario di più giorni. I cinque scrittori finalisti dell’ambito “Premio Strega” sono i protagonisti di questa manifestazione.
FONTE : IMPERIA DA VEDERE
INFO PERCORSO
MATTINO: Suggestivo percorso a passo d’asino tra gli ulivi.
Natalino Trincheri, esperto in etno botanica, ci guidera? insieme all’asinella Margherita verso il parco del Ciapa? dove ammireremo gli uliveti e conosceremo le bellezze naturali che ci avvolgeranno coi i loro profumi e colori lungo il cammino.
Nel corso della passeggiata saremo accolti nella campagna dell’azienda il Poggetto e con la partecipazione di Massimiliano Saccaro potremo assistere al processo di sbattitura delle olive.
POMERIGGIO: HISTORY DETECTOR – a cura di Roberto Gatta e della cooperativa sociale di comunita? Pollaio Aperto – Dal passato, il racconto degli oggetti smarriti nei coltivi –
Un appassionato cercatore ci raccontera? la storia quotidiana dei contadini dei secoli scorsi ricostruita attraverso i reperti ritrovati negli uliveti, dalle Guerre Mondiali alle abitudini alimentari…
Riflessioni sull’olio extravergine di oliva e sulle sue proprieta? a cura di Enrico Verzaro
Visita all’antico frantoio del centro storico e degustazione di prodotti tipici con la collaborazione di Gerry Fornarelli della Divina Commedia.
IMPORTANTE – PER LE ATTIVITA’ ALL’APERTO E’ CONSIGLIATO AVERE CON SE’ LA MASCHERINA E LA SOLUZIONE ALCOLICA DISINFETTANTE. PER LE ATTIVITA’ AL CHIUSO E’ NECESSARIO IL GREENPASS PER ACCEDERE AI LOCALI.
NOTA – In caso di maltempo sara? svolto il programma pomeridiano dalle ore 15:30 presso l’Oratorio di Santa Caterina.
DIFFICOLTÀ: Facile
LUOGO DI PARTENZA: Matino: Rotonda di San Bernardo- Pomeriggio: Piazza Nino e Serafino Alassio
ORARIO DI PARTENZA: Mattino: 10:20 - Pomeriggio: 14:20
INFO: infocervo@cervo.com
TELEFONO: 0183406462 int. 3
DIANO CASTELLO (IM)
Immerso nel verde dei boschi e degli uliveti, non lontano dal mare, Diano Castello unisce la felice posizione in cui sorge alla suggestione del suo centro storico in cui si respira intatta l’atmosfera dell’antico borgo fortificato, con stradine anguste che corrono tra le case costruite strette l’una all’altra in un efficace sistema difensivo.Visitare il Borgo del Comune di Diano Castello Il borgo era dotato anche di una cinta muraria di cui, nonostante sia andata largamente perduta, si può ancora intuire il tracciato: essa era aperta da quattro porte, quella della Marina, a sud, quella del Borgo a nord, quella del Portello di San Pietro a est e quella del Mercato a ovest, ed era rinforzata da alcune torri di cui resta parzialmente riconoscibile solo quella in via delle Torri, oggi trasformata in abitazione. Visitare il Borgo del Comune di Diano CastelloLa loggia municipale che si incontra immediatamente all’ingresso del paese e decorata con gli stemmi dei comuni che costituirono la Communitas Diani, da due lapidi trecentesche e da una riproduzione della pianta di Diano Castello tratta da quella realizzata da Matteo Vinzoni nel Settecento. In breve si raggiunge piazza Matteotti su cui prospetta la parrocchiale intitolata a San Nicola da Bari: la chiesa medievale che sorgeva in luogo dell’attuale svolse, a partire dal 1223, funzione di pieve e fu dunque la chiesa più importante della zona. L’edificio attuale, che si deve al rifacimento settecentesco ad opera di Giobatta e Giacomo Filippo Marvaldi, conserva all’interno alcuni interessanti altari marmorei, testimonianza di un forte legame artistico tra maestranze genovesi e lombarde, un Crocifisso attribuito ad Anton Maria Maragliano e un coro ligneo del XVIII secolo. Sulle strade del paese si affacciano alcuni eleganti edifici, testimonianza della prosperità conosciuta in passato da Diano Castello. Il Comune ha sede nel palazzo Quaglia, costruito nel XV secolo, che ingloba anche una torre merlata un tempo adibita a prigione: l’affresco seicentesco sulla facciata raffigura la battaglia della Meloria, a ricordo dello scontro tra Genova e Pisa a cui parteciparono alcuni abitanti del paese. Visitare il Borgo del Comune di Diano CastelloPochi passi fra le case del borgo e si arriva alla bella chiesa romanica di Santa Maria Assunta, costruita nel XIII secolo: meritevole di particolare attenzione è la zona absidale, decorata da archetti pensili poggianti su peducci antropomorfi. All’interno recenti restauri hanno reso nuovamente leggibili gli affreschi quattrocenteschi di Antonio Monregalese. Presa via Borgo si esce dal nucleo murato, passando per quel che rimane della porta di San Pietro, e si raggiunge la chiesa di San Giovanni Battista: la primitiva costruzione, risalente al Mille, fu modificata nel XII secolo, quando l’impianto ad aula unica sostituì quello tripartito originano. Di grande interesse, seppure fortemente restaurata nell’Ottocento, è la copertura a capriate lignee risalente al XV secolo, in cui sono inserite numerose tavolette dipinte con il ciclo del mesi, i lavori dell’uomo nella campagna e le rappresentazioni dei santi. Vicino alla chiesa e l’oratorio di San Bernardino e Santa Croce, ricostruito nel XVII secolo, ma di origini più antiche, come rivela l’affresco con l’Annunciazione che decora la parete sud e che si deve ai fratelli Tommaso e Matteo Bisacci da Busca.
INFO PERCORSO
Partendo dal loggiato dell’antico borgo, dopo aver velocemente ammirato i principali edifici e chiese del centro storico, attraversando i tipici “caruggetti” ci si avviera? all’interno degli uliveti, percorrendo caratteristici vicoli e scale immerse nel verde, dal quale ammirare scorci sul golfo e sulla vallata, seguendo la rotta dei numerosi percorsi escursionistici presenti in zona. Si prevede una visita ad un frantoio o ad una azienda agricola, cosi? come la possibilita? di organizzare una escursione per bike ed e-bike.
NOTA – In caso di maltempo si terrà la visita alle Chiese e alle Lone del centro storico
TEMPO DI PERCORRENZA: 2h
DIFFICOLTÀ: Facile
LUOGO DI PARTENZA: Piazza Quaglia, antistante al loggiato
ORARIO DI PARTENZA: 10.00
INFO: manifestazioni@comunedianocastello.it
TELEFONO: 0183.4077206
IMPERIA (IM)
Imperia è un capoluogo di provincia Ligure ed è situata nella Riviera di Ponente, nel tratto denominato “Riviera dei fiori“. Nata come città industriale e oggi convertita in città turistica, Imperia offre ai suoi visitatori scorci panoramici mozzafiato ed un’ampia varietà di attrazioni per ogni tipo di esigenza. La città di Imperia venne istituita il 21 ottobre 1923 con il Regio Decreto n. 2360 che prevedeva l’unione di undici comuni: Oneglia, Porto Maurizio, Piani, Caramagna, Castelvecchio, Borgo S.Agata, Costa d’Oneglia, Poggi, Torrazza, Moltedo e Montegrazie. Attualmente Imperia conta circa 43000 abitanti. Il territorio presenta una serie di valli e di colline ricoperte da terrazzamenti di oliveti e costellata da numerosi piccoli borghi. La costa presenta spiagge con ciottoli ad Oneglia, a Borgo Prino e a Borgo Foce. Mentre a Borgo Marina di Porto Maurizio si trova una spiaggia di finissima sabbia denominata “Spiaggia d’oro”. Imperia deve il suo nome al torrente Impero che separa Oneglia da Porto Maurizio un tempo città rivali. Porto Maurizio, arroccato sul promontorio del Parasio era un centro economico e commerciale di rilievo già nel Medioevo. Oneglia, estesa sulla piana alla foce del torrente Impero, fu fondata dopo l’anno Mille, fu feudo del vescovo di Albenga ,in seguito venduta alla nobile famiglia genovese dei Doria ed infine ceduta nel 1576 ai Savoia. La rivalità tra i due centri si espresse in un’accesa concorrenza commerciale, in sentite faide famigliari ed in una differente organizzazione amministrativa. Porto Maurizio era infatti fedele a Genova mentre Oneglia era legata ai Savoia. Un primo passo verso l’unificazione ci fu già nel 1842 quando venne costruito un ponte sul torrente Impero, ma i rapporti tra i portorini, detti Cacelotti, e gli onegliesi, detti Ciantafurche, non accennarono a migliorare. La rivalità è stata superata solo nel 1923 con l’edificazione del palazzo comunale situato a metà strada fra i due centri Il turista che visita Imperia rimane spesso sorpreso perché in questa città tutto è doppio: ci sono due centri storici, due stazioni, due porti. Nel centro di Oneglia è presente la Collegiata di S. Giovanni Battista, un’importante chiesa fulgido esempio di architettura barocca realizzata nel 700. Sulla collina sovrastante il centro si trova la Villa Grock, fatta costruire, in stile liberty, dal famoso clown Grock (Charles Adrien Wettach) negli anni trenta; con il suo splendido giardino è oggi un’attrazione turistica tra le più rinomate. Addentrandosi verso il rione di Castelvecchio non può non essere notata la maestosa Chiesa di Santa Maria Maggiore che sovrasta la vallata e dal cui piazzale antistante si gode di uno splendido panorama della città. Subito retrostante il porto c’è la vecchia Oneglia, con le antiche dimore dei pescatori e con il Palazzo Doria, dove crebbe Andrea Doria, mentre al confine est della città si trovano i resti della cinta muraria. Il centro di Porto Maurizio è invece situato di su un promontorio proteso sul mare chiamato Parasio, caratteristico e ricco di carrugi, storici palazzi e importanti monumenti tra cui il la chiesa più grande della regione, il duomo di San Maurizio, costruito in stile neoclassico tra il 1781 e il 1832, la casa natale di San Leonardo, il convento delle suore di Santa Chiara con le sue suggestive logge, l’oratorio di San Pietro ed il Museo Navale Internazionale del Ponente Ligure, il teatro Cavour, esempio di architettura ottocentesca e la Chiesa dei Cavalieri di Malta, eretta nel 1362, che si trova all’esterno dall’antica cinta muraria.
INFO PERCORSO
La Camminata parte dalla sede del Circolo Manuel Belgrano Frazione Costa D’Oneglia (IM) e prosegue attraversando il paese per immettersi nel percorso immerso tra gli ulivi. Quasi in fondo al paese, si incontra la Chiesa di San Sebastiano, dove dalla piazzetta antistante, si può godere di un ottimo colpo d’occhio sul borgo. Di ritorno attraversando il paese è prevista la visita al frantoio della famiglia Cavour. Lungo il percorso si transiterà davanti al busto di Manuel Belgrano e alla casa di Domenico Belgrano. Degne di visite la Piazza del Duomo, della parrocchia di Sant’Antonio Abate del 1779 e dell’Oratorio dell’Assunta che fu la prima chiesa del paese. A fine percorso sarà offerto pane e olio taggiasco.
TEMPO DI PERCORRENZA: 1h 30m
LUNGHEZZA DEL PERCORSO: 4,5km
DIFFICOLTÀ: Facile
LUOGO DI PARTENZA: Circolo Manuele Belgranao - Frazione Costa d'Oneglia - Via Carmine
INFO: circolomanuelbelgrano@yahoo.it
TELEFONO: 339 2610955
PIEVE DI TECO (IM)
Nello stesso nome di Pieve di Teco c’è la natura originaria della sua esistenza: è luogo originario di amministrazione dei Sacramenti (la Pieve di Santa Marina della Ripa) e luogo di abitazione (Teco da Tectum, “casa”). Si tratta di un abitato a fondazione obbligata per volere dei Clavesana, signori locali di origine piemontese, a metà del Duecento. I residenti della zona vengono riuniti lungo una delle realtà vitali del sito, la strada che collega il Piemonte al mare. A difesa si ergeva un castello ai margini orientali del sistema edilizio, demolito dopo il 1625. Lungo l’asse viabilistico si sviluppano le case porticate e le secolari attività commerciali, fra cui spicca quella delle calzature. Città di pietra, una vera capitale dell’entroterra ligure, poi chiave del potere genovese dal XVI secolo. La ricchezza economica e politica di Pieve si materializza nella grande qualità dei monumenti religiosi e civili presenti, capaci di riservare tuttora suggestive impressioni.
INFO PERCORSO
Il percorso naturalistico parte da Pieve di Teco, località Monumento ai caduti, percorrendo una antica mulattiera, in mezzo agli ulivi che sale fino alla Località frazione Acquetico, dove si potrà visitare un frantoio. Si proseguirà il percorso passando ancora tra uliveti di cultivar taggiasca fino ad arrivare in Località Teco. Si inizierà la discesa, ammirando Pieve di Teco dall’alto. Giunti in paese sarà organizzata una merenda con degustazione di pane, olio e prodotti tipici di produzione locale. E’ un lungo percorso di rilevanza paesaggistica legata alla storia e alla cultura dell’olivo. I partecipanti saranno accompagnati da una guida naturalistica locale. Nell’elaborazione dell’evento sarà presente la conduzione di un appassionato storico del territorio che fornirà indicazioni e suggestioni sul percorso e sul paesaggio olivicolo.
TEMPO DI PERCORRENZA: 2h 30min
LUNGHEZZA DEL PERCORSO: 6km 500mt
DIFFICOLTÀ: Media
LUOGO DI PARTENZA: Piazza Brunengo
ORARIO DI PARTENZA: 9.00
INFO: danilo.gerino@gmail.com
TELEFONO: 018336149 - 3403707461
TAGGIA (IM)
Taggia, uno dei più antichi ed illustri centri della Riviera di Ponente. Ricca di storia e di tradizioni popolari, Taggia presenta una caratteristica struttura medioevale, con torri e mura, e vanta numerose opere d’arte conservate nelle sue chiese. Tutta costruita in verticale, con ripide scalinate e brusche variazioni di livello che creano suggestivi scorci, presenta ben tre tipi di mura, e nel suo cuore si giunge varcando la Porta dell’Orso. Questa località dà il nome alla più celebre varietà di oliva ligure, la “taggiasca”, poiché la tradizione vuole che i monaci benedettini abbiano qui introdotto, nel lontano XII secolo, la coltura dell’olivo. Risalire lungo il percorso dei torrenti partendo dalle località della costa è forse il modo migliore di procedere alla scoperta dell’entroterra ligure. La Valle Argentina non fa eccezioni e offre infatti a chi voglia addentrarvisi in cerca natura e storia, colori e sapori caratteristici.
INFO PERCORSO
La passeggiata è nel centro storico di Taggia alla scoperta dei luoghi di maggiore interesse culturale e storico con brevi incontri sull’olio extravergine d’oliva del territorio.
TEMPO DI PERCORRENZA: 2h
LUNGHEZZA DEL PERCORSO: 2 Km
DIFFICOLTÀ: Media
LUOGO DI PARTENZA: Piazza Farini
ORARIO DI PARTENZA: 10.00
INFO: e.menato@comune.taggia.im.it
TELEFONO: 0184/476222