Nel centenario di Luciano Berio: virtuosismo, teatralità e memoria culturale al Festival "Cervo in blu d’inchiostro"
Sabato 20 settembre 2025, alle ore 17.00, nella magnifica cornice dell’Oratorio di Santa Caterina a Cervo, il Festival letterario “Cervo in blu d’inchiostro” ospiterà un evento speciale dedicato alla figura di Luciano Berio, in occasione del centenario della sua nascita.
Protagonisti dell’incontro saranno Roberto Iovino e Nicole Olivieri, studiosi, musicologi e divulgatori noti a livello nazionale, che proporranno una riflessione appassionata e originale su due temi fondamentali dell’opera di Berio: virtuosismo e teatralità, in un dialogo ideale con la figura di Niccolò Paganini
"Virtuosismo e teatralità: dai Capricci di Paganini alle Sequenze di Berio"
è il titolo dell’intervento che metterà in relazione due personalità apparentemente lontane ma sorprendentemente vicine per la loro straordinaria capacità di ridefinire i confini dell’espressione musicale. Attraverso un’analisi della produzione cameristica dei due compositori — i celebri Capricci di Paganini e le innovative Sequenze di Berio — si esploreranno non solo le complesse sfide tecniche poste agli interpreti, ma anche l’elemento scenico, fisico, quasi teatrale, che trasforma l’esecuzione in un atto artistico totale.
Luciano Berio non è stato solo uno dei più grandi compositori del secondo Novecento a livello internazionale, ma anche un instancabile promotore di dialoghi tra i linguaggi del sapere. Ha intrecciato collaborazioni con figure come Italo Calvino, Edoardo Sanguineti, Umberto Eco, Massimo Cacciari, Renzo Piano, promuovendo una visione interdisciplinare della cultura in grado di andare oltre i confini della musica. Sperimentatore audace, ha abbracciato l’elettronica, riletto il teatro musicale da angolazioni inedite, si è confrontato con la musica pop e popolare, senza mai rinnegare la tradizione.
In un anno così significativo, ricordare Berio è un dovere culturale: significa riaccendere il pensiero critico, riscoprire il valore della contaminazione tra saperi, e promuovere una musica che non è solo suono, ma anche gesto, parola, visione.